Cercando la definizione di automa in internet, ho trovato che esso può essere definito come un dispositivo creato per eseguire un particolare compito e che si evolve in base agli stimoli od ordini ricevuti in ingresso, schematizzati da simboli appartenenti ad un determinato alfabeto. Quindi anche un individuo che agisce in modo meccanico e senza pensare può essere considerato automa. Un esempio alla portata di tutti può essere il videogioco. In molti dei videogiochi è presente un protagonista, che è un personaggio che il giocatore deve guidare attraverso dei comandi (cammina, corri, salta, etc.).
Degli automi abbiamo parlato anche durante le lezioni di matematica 1 durante le quali il prof. Lariccia ci ha fatto sperimentare in prima persona l’essere un automa. Alcune persone sono diventate degli automi con il compito di muoversi seguendo i comandi dati da una compagna. Le istruzioni possibili erano avanti e destra e ogni movimento era costituito da un solo passo.
Questo tipo di esercitazione ha permesso di riflettere su alcun punti, per esempio è stato sottolineato che la persona che deve dare i comandi deve necessariamente pensare a come darli in base a ciò che desidera creare. L’automa invece ha il compito di eseguire, senza domande né pensare.
Ripensare a questo gioco svolto in aula mi ha fatto tornare alla mente TARTA, il cursore di IPLOZERO.
TARTA è un triangolino posto in centro ad una pagina che si muove eseguendo i comandi scritti nella pagina accanto denominata “foglio”, i comandi ovviamente devono essere noti a TARTA alla quale si possono anche eventualmente insegnare nuove tipologie di comandi.
Attraverso TARTA e IPLOZERO è possibile creare una grande quantità e varietà di immagini anche molto complicate come rosoni, bersagli, facce, omini, etc.

http://it.wikipedia.org/wiki/Automa_(informatica)
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